UN DRAMMA NEL DRAMMA A CUI NON ESSERE INSENSIBILI: I SUICIDI E L'AUTOLESIONISMO DEI SOLDATI RUSSI.
- Olena Cattani
- 12 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min

"I giovani di leva russi si suicidano a fronte":
il racconto choc sui soldati russi in Ucraina!
L'esercito di Putin, anche se in alcuni casi sembra un'onda in movimento capace di travolgere le difese ucraine, in altre circostanze mostra segni di debolezza e una vacillante tenuta delle forze.
Nei primi due mesi dell'invasione hanno fatto notizia gli ammutinamenti ed i ferimenti autolesionisti alle gambe da parte dei soldati russi pur di rientrare a casa mentre ora si apre un dramma nel dramma della Guerra e delle sue atrocità: Andrey Ushakov, 20 anni, un giovane soldato in forza all'esercito russo, è veramente incredibile.
Andrey, intervistato dal giornale online Open Media Ukraine, ha raccontato di aver conosciuto due soldati che avrebbero preferito suicidarsi piuttosto che continuare la guerra e andare incontro, comunque, alla morte o alla prigionia.
Durante il suo racconto su quanto avvenuto finora in Ucraina, ha detto a tutti i giovani di leva di non arruolarsi per andare a combattere in Ucraina, anche se Putin ha raccontato alle famiglie dei soldati morti che sono "eroi" come quelli della Seconda Guerra Mondiale.
"Non venite qui. Non c'è niente da fare per noi. Portiamo solo dolore... ", dichiara Ushakov. Come scrive Il Messaggero, la maggior parte delle situazioni in cui l'esercito si rifiuta di combattere non prevede il suicidio ma il ferimento, anche di una certa gravità, così da essere rispediti a casa.
Ecco il significato dell'espressione "Cargo 300", cioè "feriti", mentre Cargo 200 significa "caduti sul campo di guerra".
"L'unica possibilità di andarsene era come 300 - aggiunge il 20enne -. Alcuni non ce l'hanno fatta e chi non è ritornato ha preferito sparasi".
Questo dramma, l'orrore che si è impadronito dei ragazzi mandati a combattere senza un motivo e senza una preparazione se non quella della retorica vuota e stupida della propaganda nazionalista è una mostruosità che non ci deve lasciare indifferenti: accanto ai predoni, agli stupratori ed assassini, soprattutto ceceni e mercenari, ci sono i ragazzi russi, i giovani di leva che rappresentano l'anima del popolo russo che non accetta la violenza e i crimini sui civili e resistono.
La guerra divide l'umanità in "uomini" e "belve", in vittime e carnefici...
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