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Giochi di Prestigio, Propaganda e Violazioni. Ma la parola che apre alla Pace è "Elezioni".

  • Immagine del redattore: Olena Cattani
    Olena Cattani
  • 12 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Ogni azione politica, soprattutto se è illegale o se compiuta nel pieno disprezzo di precedenti accordi, è sostenuta dalla mistificazione della propaganda.

La propaganda putinista è addirittura martellante, ripetitiva, oppressiva nella sua pervasione ideologica. Tanto invadente da confondere anche la percezione e le risposte dell'opinione pubblica ucraina ed occidentale, oltre che russa.

Per dare una ragione alla guerra, per spiegare l'invasione russa su larga scala dell'Ucraina non esistono questioni differenti rispetto alla volontà imperialista di Putin che vorrebbe vantare 'diritti reali' sull'Ucraina e le sue ricchezze.

La questione della sovranità Ucraina, del riconoscimento dei suoi confini, delle sue relazioni internazionali e della tutele inerenti sono state già state affrontate nel 1994.

La sottoscrizione del memorandum sulle garanzie di sicurezza in relazione all'adesione dell'Ucraina al trattato di non proliferazione delle armi nucleari è stato l'atto di accordo che rendeva alla Russia l'arsenale atomico dislocato dall'URSS in Ucraina in cambio di riconoscimento e protezione. Più comunemente noto come "Memorandum di Budapest" si tratta di un importante accordo internazionale siglato il 5 dicembre 1994 e registrato il 2 ottobre 2014 tra Russia, Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina, Firmando il Memorandum di Budapest l'Ucraina ha aderito al trattato di non proliferazione nucleare che col protocollo di Lisbona del 23 maggio 1992 ufficializzò la consegna delle armi nucleari presenti sul territorio dopo lo scioglimento dell'URSS.

Con tale memorandum l'Ucraina ottenne assicurazioni da parte della Russia e degli altri firmatari circa la propria sicurezza, indipendenza e integrità territoriale.

Nonostante la denuncia da parte del governo di Kiev della violazione del Memorandum da parte di Mosca fin dall'invasione russa della Crimea nel 2014, non vi è convergenza sulla natura delle conseguenze di tale violazione, in quanto né gli Stati Uniti promisero esplicitamente sostegno illimitato né garanzie d'intervento diretto, né il Regno Unito ritenne vi fossero gli estremi per il casus foederis.

L'accordo venne definitivamente violato dalla Russia con l'invasione su larga scala dell'Ucraina del 2022.

Oggi il Memorandum ritorna di attualità perché è un elemento fondamentale che Zelenskyj sta usando come apertura di una discussione sull'improvvida scelta di allora di disarmare l'Ucraina per creare le premesse per una tesi elettorale che lo porti alla ricandidatura per un nuovo mandato. Il tema diventa terreno ideologico nazionalista partendo dalla considerazione che, fino a quando l'Ucraina non ha rinunciato con il memorandum alle armi nucleari sul suo territorio, aveva la terza scorta di armi nucleari più grande del mondo. Ma bisogna sapere che questa considerazione aveva solo valore polemico e politico ma non militare né tantomeno 'tattico': l'Ucraina aveva il controllo fisico delle testate nucleari ma nessun controllo operativo.

La Russia deteneva e controllava i codici necessari per far funzionare le armi nucleari attraverso un Permissive Action Link e il suo sistema di comando e controllo russo. Quando Zelenskyj accusa di colpevole ingenuità i suoi predecessori compie un'operazione diffamatoria di propaganda politica e la compie su di un calcolo che mira a prolungare la guerra ed a creare un presupposto nazionalistico massimalista tale da spingere a se stesso un nuovo moto di consenso di massa dell'elettorato popolare.

L'incontro in Alaska tra Putin e Trump che esclude Zelenskyj pone in trasparenza questioni inconfessabili dell'elezione di Zelenskyj, del finanziamento alla sua campagna presidenziale ed alla evoluzione del suo Partito "Servitore del Popolo" da seriale TV a partito di maggioranza assoluta alla Rada.

Queste manovre testimoniano che il vento che inizia timidamente a soffiare è finalmente un vento se non di 'Pace' almeno di 'Tregua' del coro sommesso di chi vuole realmente la fine della Guerra mormora "elezioni".


Per ulteriori approfondimenti consulta "Pace in Atto Unico" https://heyzine.com/flip-book/1d4acab9e5.html


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