Rapimenti in Nigeria
- Olena Cattani
- 4 ago
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Un gruppo di uomini armati ha rapito più di 50 persone nel villaggio di Sabon Garin Damri, situato nello stato nigeriano di Zamfara, nella Nigeria nordoccidentale.
L’attacco è stato condotto da un gruppo armato specializzato in rapimenti a scopo di estorsione, saccheggio di villaggi e per l’imposizione del pizzo ai residenti e ai commercianti dell’area in cui opera.
Questo caso segna una massiccia recrudescenza di attività criminali organizzate e gestite con modalità militari proprio a Zamfara.
Alla fine di luglio, sempre un gruppo di cosiddetti “banditi”, ha rapito 56 persone dal villaggio di Banga, nello stesso stato nigeriano: di questi ostaggi, 38 sono stati uccisi nonostante i criminali avessero ottenuto il pagamento del riscatto dalle loro famiglie.
All’inizio di luglio, centinaia di persone hanno protestato contro il fenomeno del banditismo a Gusau, capitale dello stato di Zamfara.
I cittadini vessati e colpiti dalle violenze della criminalità organizzata ha manifestato bloccando le strade e chiedendo un intervento immediato da parte del governo.
Le attività sul territorio dei gruppi di banditi sono sempre più violente e di occupazione vera e propria del territorio. Le bande criminali attaccano impunemente i villaggi ormai a ritmo quotidiano, uccidendo, rapendo persone e bruciando case, campi e attività commerciali.
La Nigeria è un grande Paese federale che vive una grande incertezza legale minata da spinte separatiste o semplicemente di controllo criminale del territorio che rende impossibile una via di stabilizzazione e di promozione popolare.
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