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OMICIDIO DI STATO: RICORDARE ILARIA E MIRAN.

  • Immagine del redattore: Olena Cattani
    Olena Cattani
  • 20 mar 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

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Ilaria Alpi è stata uccisa il 20 marzo 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin, mentre si trovavano a Mogadiscio, a bordo della loro auto con l’autista e la guardia del corpo, entrambi illesi.

Li ha uccisi un commando, composto da sette persone, che ha sbarrato loro la strada e ha aperto il fuoco per uccidere solo loro. Si è trattato di un’esecuzione, anche se con gli anni si è cercato di screditare questa tesi. Ilaria Alpi conosceva bene la Somalia e cercava di proteggere il popolo dalle ruberie della Cooperazione, dai rifiuti tossici e soprattutto dalle armi. Per Ilaria Alpi quel viaggio, il suo settimo in Somalia, doveva essere quello decisivo: «È la storia della mia vita, devo concludere, devo fare, voglio mettere la parola fine», aveva detto al suo collega Calvi mentre cercava di convincerlo a partire. Con lei invece il 20 marzo 1994, a Mogadiscio, c’era l’operatore Miran Hrovatin di Videoest di Trieste.

Erano partiti per seguire il ritiro del contingente italiano, ma non solo: ci sono andati per approfondire le notizie sui rifiuti tossici e il traffico d’armi sui quali la giornalista stava indagando. I nostri soldati il 20 marzo 1994, giorno dell’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, si preparano a lasciare la città, in rientro dalla missione internazionale di pace (Restore Hope), decisa dall’Onu il 3 dicembre 1992 (risoluzione 794).

Una missione che sarebbe dovuta servire a portare la pace lì dove Siad Barre con la sua dittatura durata anni aveva invece portato la guerra civile che tagliò Mogadiscio in due parti: la parte nord è sotto il controllo di Ali Mahdi (clan Abgal), autoproclamatosi presidente ad interim della Somalia a Gibuti nel luglio 1991; la parte sud sotto il potere di Mohamed Farah Aidid. In questa città, quel giorno maledetto, il 20 marzo 1994, si “spegne” il senso di giustizia: quella giustizia cxhe Ilaria e Miran che non potranno più raccontare.

RICORDARE.

 
 
 

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