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Martiri della Lotta per l'Eguaglianza e la Giustizia Sociale: Sacco e Vanzetti!


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Novant'anni fa, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti divennero il simbolo dell'ingiustizia e della repressione contro le proteste sociali in America. Entrambi facevano parte del collettivo anarchico italo-americano in lotta contro il razzismo e lo sfruttamento discriminante del lavoro.

Vennero arrestati ed accusati di un duplice omicidio avvenuto nel corso di una rapina a cui erano del tutto estranei,

Gli emigrati anarchici italiani Sacco e Vanzetti furono processati negli USA in un clima antisindacale e xenofobo alimentato dalla stampa patronale, e, dopo un processo irregolare e viziato da false prove, furono condannati alla sedia elettrica.

A nulla valse la confessione di un detenuto che aveva partecipato al colpo e che disse di non averli mai visti.

La sentenza fu un vero e proprio duplice omicidio di stato eseguito a Charlestown, presso Dedham, il 23 agosto 1927.

Ci vollero ben 40 anni perché Michael Dukakis, governatore del Massachusetts nel 1977, riconoscesse ufficialmente l'errore giudiziario e riabilitasse la memoria di Sacco e Vanzetti.

„Quando le vostre ossa, (...) non saranno che polvere, e i vostri nomi, le vostre istituzioni, non saranno che il ricordo di un passato maledetto,(...) il nome di Nicola Sacco sarà ancora vivo nel cuore della gente. Noi dobbiamo ringraziarvi. Senza di voi saremmo morti come due poveri sfruttati: un buon calzolaio, un bravo pescivendolo… E mai, in tutta la nostra vita, avremmo potuto sperare di fare tanto in favore della tolleranza, della giustizia, della comprensione fra gli uomini…" (dalle ultime parole di Bartolomeo Vanzetti in tribunale.).


 
 
 

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