FERITO E "GAMBIZZATO" IL GIOVANE VESCOVO DI RUMBECK, IN SUD SUDAN.

WOUNDED THE YOUNG BISHOP OF RUMBECK, IN SOUTH SUDAN.

Il sito online della rivista Nigrizia, legata ai Missionari Comboniani in Italia ha dato la notizia che nella notte tra domenica e lunedì aggressori armati hanno fatto irruzione nella casa di monsignor Christian Carlassare, il nuovo vescovo comboniano di Rumbek in Sud Sudan, e gli hanno sparato alle gambe.

Padre Christian è ora fortunatamente fuori pericolo e i medici del Cuamm si sono presi cura di lui nell’ospedale di Rumbek.

Elisa Bissacco di Medici con l'Africa Cuamm rassicura che: "Le ferite alle gambe non hanno provocato fratture, ma il problema è che padre Christian ha un gruppo sanguigno molto raro, per fortuna uno dei nostri volontari aveva lo stesso gruppo sanguigno e così è stata possibile la trasfusione, quindi è stato stabilizzato" e, a causa del molto sangue perso ed è stato necessario il suo trasferimento a Nairobi, in Kenya, dove sarà sottoposto a cure più importanti ed a nuove trasfusioni.

Al momento non sono chiare le ragioni dell'agguato e della "gambizzazione" inflitta al giovane vescovo italiano ma è chiara la finalità intimidatoria del cruento ferimento.

Nella sua prima intervista, rilasciata questa mattina alla radio sudanese Eye Radio, padre Christian ha cristianamente pronunciato parole di perdono: "Perdono chi mi ha sparato dal profondo del cuore", ha detto, lanciando un monito di conciliazione in una terra profondamente ferita e che bisognosa per le sue povere genti di Opere di Pace.

La mamma di Padre Christian Marcellina, affranta per quanto accaduto al figlio missionario si è chiesta però "da dove vengono le armi che hanno sparato a mio figlio?

Non certo dal Sud Sudan, vengono dal nostro mondo occidentale.

Perché non trasformiamo queste fabbriche di armi per costruire la pace nel mondo".

Contro tutte le violenze ci uniamo a mamma Marcellina invocando la PACE!

WOUNDED THE YOUNG BISHOP OF RUMBECK, IN SOUTH SUDAN.

The online site of the magazine Nigrizia, linked to the Comboni Missionaries in Italy, broke the news that on the night between Sunday and Monday armed aggressors broke into the house of Monsignor Christian Carlassare, the new Comboni bishop of Rumbek in South Sudan, and shot him. to the legs.

Fortunately, Father Christian is now out of danger and CUAMM doctors have taken care of him in the Rumbek hospital.

Elisa Bissacco of Doctors with Africa CUAMM reassures that: "The injuries to the legs did not cause fractures, but the problem is that Father Christian has a very rare blood type, luckily one of our volunteers had the same blood type and so it is. the transfusion was possible, so he was stabilized "and, due to the lot of blood lost and his transfer to Nairobi, Kenya, where he will be subjected to more important treatments and new transfusions.

At the moment the reasons for the ambush and the "gambitization" inflicted on the young Italian bishop are not clear, but the intimidating purpose of the bloody injury is clear.

In his first interview, released this morning on the Sudanese Eye Radio, Father Christian pronounced words of forgiveness in a Christian way: "I forgive those who shot me from the bottom of my heart", he said, launching a warning of conciliation in a land deeply wounded and that needy for its poor people of Works of Peace.

Father Christian's mother, Marcellina, distraught by what happened to her missionary son, however, wondered "where do the weapons that shot my son come from?

Certainly not from South Sudan, they come from our Western world.

Why don't we transform these arms factories to build world peace ".

Against all violence we join mother Marcellina invoking PEACE!