CONDANNARE OVUNQUE I CRIMINI INUMANI: GIURISDIZIONE UNIVERSALE!

CONDEMNING INHUMAN CRIMES EVERYWHERE: UNIVERSAL JURISDICTION!

CONDAMNER LES CRIMES INHUMAINS PARTOUT: JURIDICTION UNIVERSELLE!

Il principio della giurisdizione universale ha permesso al tribunale tedesco di Coblenza di condannare un ex agente dei servizi segreti siriani, Eyad Al-Gharib per crimini contro l'umanità.

Eyad Al-Gharib faceva parte di un'unità dei servizi siriani che nella città di Douma prelevava i dissidenti dopo le manifestazioni contro il governo di Assad per portarli nel carcere Al Khatib, noto anche come "Unità 251", dove poi venivano torturati.

Per le organizzazioni umanitarie e per il WPF quello che conta è però soprattutto il precedente che viene stabilito con questa sentenza pronunciata contro un siriano per crimini contro l'umanità commessi contro altri cittadini siriani,

Il principio della "giurisdizione universale" ha consentito di punire i delitti attribuiti alla leadership siriana ma non solo è un valore profondo ed un "diritto collettivo" aver consentito ai testimoni ed alle vittime delle torture di raccontare pubblicamente, in un tribunale quello che è accaduto in Siria.

Per la prima volta un crimine contro l'umanità viene giudicato e punito "dall'umanità" e tutto l'orrore dell'abuso di potere e della violenza di regime trova evidenza nelle prove e nelle testimonianze.

La Siria è una ferita aperta nelle coscienze di tutti: non è possibile voltarsi dall'altra parte, non è possibile ignorare le responsabilità del regime e di chi quel regime sostiene, contro i diritti fondamentali di tutta l'umanità.

Lotta non-violenta contro ogni violenza, contro ogni abuso, contro ogni regime nemico dei diritti del popolo!

The principle of universal jurisdiction allowed the German court in Koblenz to convict a former Syrian intelligence agent, Eyad Al-Gharib, for crimes against humanity.

Eyad Al-Gharib was part of a Syrian intelligence unit that picked up dissidents in the city of Douma after demonstrations against the Assad government to take them to Al Khatib prison, also known as "Unit 251", where they were then tortured.

For humanitarian organizations and for the WPF, however, what matters above all is the precedent established with this sentence pronounced against a Syrian for crimes against humanity committed against other Syrian citizens

The principle of "universal jurisdiction" has made it possible to punish the crimes attributed to the Syrian leadership but not only is it a profound value and a "collective right" to have allowed witnesses and victims of torture to publicly tell what happened in a court. in Syria.

For the first time a crime against humanity is judged and punished "by humanity" and all the horror of the abuse of power and the violence of the regime finds evidence in the evidence and testimony.

Syria is an open wound in everyone's conscience: it is not possible to turn away, it is not possible to ignore the responsibilities of the regime and of those who support that regime, against the fundamental rights of all humanity.

Non-violent struggle against all violence, against any abuse, against any regime that is enemy of the rights of the people!

Le principe de la compétence universelle a permis au tribunal allemand de Coblence de condamner un ancien agent des renseignements syriens, Eyad Al-Gharib, pour crimes contre l'humanité.

Eyad Al-Gharib faisait partie d'une unité de renseignement syrienne qui a ramassé des dissidents dans la ville de Douma après des manifestations contre le gouvernement Assad pour les emmener à la prison d'Al Khatib, également connue sous le nom de «Unité 251», où ils ont ensuite été torturés.

Pour les organisations humanitaires et la WPF, cependant, ce qui compte avant tout, c'est le précédent qui s'établit avec cette condamnation prononcée contre un Syrien pour crimes contre l'humanité commis contre d'autres citoyens syriens,

Le principe de la "compétence universelle" a permis de punir les crimes attribués aux dirigeants syriens, mais non seulement c'est une valeur profonde et un "droit collectif" d'avoir permis à des témoins et des victimes de torture de raconter publiquement ce qui s'est passé devant un tribunal. .en Syrie.

Pour la première fois, un crime contre l'humanité est jugé et puni «par l'humanité» et toute l'horreur de l'abus de pouvoir et de la violence du régime trouve des preuves dans les preuves et les témoignages.

La Syrie est une plaie ouverte dans la conscience de tous: il n'est pas possible de se détourner, il n'est pas possible d'ignorer les responsabilités du régime et de ceux qui soutiennent ce régime, contre les droits fondamentaux de toute l'humanité.

Lutte non violente contre toute violence, contre tout abus, contre tout régime ennemi des droits du peuple!